In occasione della XXVIII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, celebratasi il 21 marzo in tutta Italia, le cinque classi terze dell’indirizzo biotecnologie dell’I.I.S. Galilei di Jesi, guidate dalla prof.ssa Fabrizia Fiorentini, hanno partecipato all’iniziativa “Donne contro le mafie”. Il risultato è ben visibile per i corridoi del piano superiore della sede centrale, dove sono stati appesi cartelloni dai colori vivaci che illustrano dati biografici significativi di donne vittime della violenza cieca e bestiale delle mafie. Gli studenti hanno così conosciuto la storia di Lea Garofalo, massacrata e arsa dalla ‘ndrangheta; di Rita Atria, suicidatasi una settimana dopo la morte, nella strage di via D’Amelio, di quello che considerava come un padre, Paolo Borsellino, di Anna Prestigiacomo, uccisa a quindici anni probabilmente perché il padre era ritenuto confidente dei carabinieri, di Rosalia Pipitone, madre e artista palermitana uccisa con il consenso del padre a causa di una presunta relazione extraconiugale, della pugliese Marcella di Levrano, giustiziata dalla Sacra Corona Unita perché diventata testimone scomoda del mondo della droga, e infine di Felicia Bartolotta, che combatté per ottenere giustizia riguardo all’assassinio di suo figlio Peppino Impastato, ucciso per le sue denunce contro Cosa Nostra. Non è finita qui, perché il 3 ed il 5 aprile gli stessi studenti incontreranno a scuola i referenti di Ancona dell’associazione “Libera: nomi e numeri contro le mafie”.
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