Piano strategico per l’educazione ambientale e la sostenibilità a scuola: buone pratiche

Un caso di studio a Jesi racconta come si può insegnare la sostenibilità a scuola

In linea con il quarto obiettivo dell’Agenda ONU 2030, lo staff, i docenti, gli studenti con le loro famiglie e il personale non docente dell’I.I.S. “G. Galilei” di Jesi stanno lavorando a progetti e ad azioni concrete guidati dal concetto che l’ambiente naturale non è solo uno spazio da tutelare, ma è anche un’occasione per fare cultura, esercitare diritti e stimolare il senso comune di cittadinanza.

L’educazione di qualità costituisce il quarto obiettivo dell’Agenda ONU 2030, un vasto programma la cui realizzazione è considerata indispensabile per costruire una società più equa, sostenibile e inclusiva.

Il traguardo 4.7 è riferito all’apprendimento dello sviluppo sostenibile, inteso non solo come ambiente naturale da proteggere, ma anche come spazio culturale di diritti e cittadinanza.

Come può la scuola tradurre in azioni e buone pratiche tutto ciò? Attraverso la predisposizione e l’inserimento, nel Piano triennale dell’Offerta formativa, del Piano strategico per l’educazione ambientale e la sostenibilità.

Il Piano strategico per l’educazione ambientale e la sostenibilità dell’Istituto di Istruzione Superiore “Galileo Galilei” di Jesi (Ancona)

Lo staff, i docenti, gli studenti e le loro famiglie, il personale non docente dell’I.I.S. “G. Galilei” di Jesi attraverso questo Piano lavorano a progetti e soprattutto ad azioni concrete.

Da dove partire?
  • Primo step

Definire nell’Atto di Indirizzo del Dirigente scolastico le priorità.
Il Collegio dei Docenti procede all’istituzione delle seguenti Commissioni di lavoro:

    • la Commissione Educazione alla Salute;
    • la Commissione all’educazione ambientale e sostenibilità.
  • Secondo step
    Promuovere azioni di carattere organizzativo, associativo, costituire reti: in questo caso, per esempio, l’I.I.S. “G. Galilei” di Jesi ha deliberato di far parte dell’accordo Green School della Provincia di Ancona e ha stipulato varie convenzioni con enti e associazioni nazionali, regionali e del territorio che si occupano di ambiente, sostenibilità, gestione dei rifiuti, volontariato, università e istituti di ricerca.

Ecco, in sintesi, i progetti e le azioni previste all’interno del Piano Strategico per l’educazione ambientale e la sostenibilità elaborato e deliberato dal Collegio dei Docenti.

 

“Il giardino della Vita” come aula verde per uno sviluppo sostenibile

Il Giardino della Vita del Galilei è ispirato agli orti medievali del 1500. È stato realizzato con un duplice scopo: da un lato realizzare un’area verde di elevato valore biologico, artistico, culturale e scientifico e, dall’altro, valorizzare un’area degradata.

L’orto ha una struttura ben precisa, osservandolo dall’alto si notano tre cerchi affiancati, disposti lungo un sentiero orizzontale che divide in due parti speculari l’orto. Al centro di ogni cerchio si trovano piante con un determinato significato: fico, ulivo e magnolia. L’ ulivo è l’albero della vita e intorno troviamo quattro porzioni che rappresentano le stagioni, ciascuna contenente tre tipi di piante diverse, a simboleggiare tutti i segni dello zodiaco.

La planimetria della struttura e la collocazione delle piante sono state realizzate in base a criteri religiosi e culturali, permettendo così al giardino di rievocare miti e concetti tipici dell’età medievale.

Ogni sezione dell’orto nella sua collocazione ha la sua importanza, ma il simbolismo è l’elemento fondamentale del Giardino dell’Eden adibito alla meditazione nei monasteri medioevali. I simboli intesi come piante, forme e numeri avevano nella cultura monastica una funzione spirituale e si ripetono in questa parte del giardino. I tre alberi – la magnolia, il fico e l’ulivo – vanno a simboleggiare rispettivamente la purificazione, l’immagine di Cristo e la conoscenza del bene e del male.

I numeri spesso ricorrenti sono il 3, il 4, il 12 e il 40.

Il 3 è il numero di alberi simbolici presenti lungo l’asse maggiore del giardino dell’Eden e rappresenta la perfezione. È inoltre la misura in metri del diametro delle aiuole circolari che ospitano i tre alberi. Il 4 è il numero delle stagioni dell’anno ed è il numero della creazione. Il 12, che si ottiene moltiplicando i due numeri precedenti, rappresenta l’unione della perfezione con la creazione, del divino con l’umano. Il 40, invece, rappresenta la purificazione e coincide con la lunghezza in metri dell’asse maggiore dell’ellisse.

Per quanto riguarda le forme, il giardino dell’Eden è ellittico, ricordando l’uovo del mito cosmogonico. Inscritto nell’ellisse troviamo un quadrato, simbolo della Terra e, a sua volta, questo quadrato circoscrive un cerchio, figura che rappresenta la perfezione e che costituisce il cerchio dello zodiaco con i 12 mesi dell’anno e i 12 segni zodiacali rappresentati dagli spicchi.

Anche le piante svolgono un ruolo importante nella simbologia dell’orto. Non sono state scelte a caso, bensì rappresentano ognuna la propria porzione di cerchio, il proprio segno zodiacale e quindi il rispettivo mese dell’anno. Le piante del Giardino dell’Eden sono: Agrifoglio, Camelia, Erica,

Nel Giardino dei semplici vengono coltivate le piante officinali che, attraverso i loro principi attivi, favoriscono il benessere dell’organismo umano in molte occasioni: malesseri tipici del cambio stagione, raffreddori, capelli sfibrati, alcune hanno effetti tonificanti e stimolanti, altre sedativi e rilassanti, antisettici, balsamici. Attraverso la loro raccolta e lavorazione si possono produrre tisane, impacchi, si possono liofilizzare o produrre essenze aromatiche.

Le piante del giardino dei semplici sono: Calendula, Coriandolo, Elicriso, Finocchio, Lavanda, Maggiorana, Melissa, Menta, Origano, Peperoncino, Rosmarino, Salvia, Salvia ananas, Santolina, Stevia, Timo.

Il Pomarium rappresenta una preziosa riserva di biodiversità di tutti quegli alberi da frutto appartenenti alla flora spontanea che un tempo venivano coltivati sia negli orti delle abitazioni sia nei monasteri per fornire frutta a uso domestico. Oggi questi frutti sono definiti dimenticati poiché sopraffatti dalle specie e dalle varietà maggiormente produttive, più resistenti, meglio conservabili e più appariscenti, destinate a un consumo di massa. Le piante del Pomarium sono: Albicocco, Ciliegio, Mela annurca, Melograno, Pera volpina.

Il Laghetto rappresenta un’area umida artificiale, prezioso riparo e luogo di sosta per numerosi animali. È un ecosistema acquatico che, come tutte le aree umide, ha un alto valore in termini di biodiversità. Il Laghetto ospita piante acquatiche come la ninfea, un’idrofita galleggiante radicata, e una microflora e microfauna ricchissima. Sulle sponde del Laghetto troviamo altre piante tipiche della vegetazione ripariale. Le più caratteristiche di questa zona sono: Bambù, Ninfea, Salice.

Il Giardino della Vita dell’I.I.S. Galilei di Jesi ospita anche una centralina automatica per la misurazione delle polveri sottili.

Il progetto Monitoraggio ambientale delle polveri sottili (PM10 e PM2.5) ha lo scopo di stimolare gli studenti alla metodologia della ricerca scientifica.

Obiettivi:

  • misurare le polveri sottili;
  • ricercare correlazioni con i dati meteoclimatici e con i dati di inquinamento atmosferico forniti da banche dati dell’ARPAM;
  • pubblicare i risultati sul sito della scuola e divulgarli.

Il Giardino della Vita viene anche utilizzato per svolgere assemblee di Istituto che abbiano come oggetto azioni in accordo con il Piano, come è successo il 25 marzo 2023, per esempio, data in cui si è ricordata l’importanza delle Giornate internazionali dell’acqua e dell’albero. Gli studenti hanno progettato cartelloni e manifesti educativi con slogan e disegni sul tema del risparmio idrico e della tutela del patrimonio verde, mentre i rappresentanti d’Istituto e i giovani dell’associazione culturale e ricreativa JesiClean hanno consegnato semi e palette nelle classi.

Gli studenti delle classi del biennio hanno piantato e innaffiato rosmarino, bocche di leone e semi di coloratissimi fiori di campo. A ogni classe è stato assegnato il compito di prendersi cura nel tempo delle piantine, in modo che l’aspetto del Giardino della Vita diventi ancora più gradevole.

Progetto Il ruolo delle api per l’ambiente

Grazie al supporto di esperti dell’Oasi di Ripa Bianca di Jesi, del Centro di Educazione Ambientale “Sergio Romagnoli” e del WWF Italia, il Giardino della Vita rappresenta anche un “giardino per impollinatori”. Il progetto prevede infatti una serie di incontri – da tenere presso le classi terze, quarte e quinte – che riguardano il ruolo delle api per l’ambiente. I temi trattati saranno i seguenti:

  • gli impollinatori;
  • pressioni e minacce;
  • il servizio ecosistemico;
  • gli apoidei, api mellifere e selvatiche;
  • il biomonitoraggio ambientale.

Nell’ambito delle azioni progettuali si organizzano anche laboratori pratici per realizzare nel Giardino della Vita della scuola:

  • aree dedicate alle api selvatiche (hotel degli insetti);
  • bombe di semi per impollinatori per realizzare un prato fiorito (seed bombs). Le bombe di semi, o palle di semi, sono palline di argilla e humus contenenti semi di piante diverse. Consentono di praticare un tipo di giardinaggio pro-insetti utili: proteggono i semi durante il primo periodo di vita, dalla semina alla germinazione.

Nell’ambito della Rete Scuole Green, l’I.I.S. “G. Galilei” di Jesi ha anche aderito in qualità di partner al Progetto “Youth 4 Digital Citizen Science” presentato da Legambiente Marche per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/2024.

Le classi aderenti fanno formazione così strutturata:

  • circa 10 ore ogni anno scolastico su cambiamenti climatici, economia circolare, citizen science, beach/river litter;
  • formazione sul monitoraggio scientifico dei rifiuti;
  • un contest dove gli studenti saranno i promotori di strategie comunicative per sensibilizzare i coetanei sulla tematica.

 

Progetto Esosport: recupero e riciclo scarpe ginnastica

La scuola ha aderito al Progetto Esosport – recupero e riciclo delle scarpe da ginnastica e delle sneakers promosso da EsoRecycling, ATA Rifiuti e Provincia di Ancona. Il progetto mira a ridare nuova vita alla gomma recuperata con la realizzazione della pavimentazione anti-trauma per i parchi gioco e le piste di atletica. Il progetto ha previsto la consegna del materiale informatico da distribuire agli studenti e di un contenitore “ESObox” in cartone riciclato dove poter raccogliere le scarpe esauste.

La filosofia che è alla base è quella del “Ciclo del Riciclo” fondata sulla consapevolezza che l’ambiente è un bene da preservare e che i rifiuti possono trasformarsi da scarto a risorsa, riducendo al massimo il loro impatto ambientale e avere una seconda vita (in questo caso un granulo colorato).

Progetto Tree for future:

Progetto di Educazione ambientale, percorsi educativi e di sensibilizzazione sulle tematiche dei rifiuti, della risorsa idrica e del rispetto per l’ambiente in collaborazione con ATA Rifiuti della Provincia di Ancona, dell’AAto 2 “Marche centro – Ancona” servizio idrico, della Ludoteca Riù di Santa Maria Nuova con il patrocinio della Regione Marche.

Le attività sono le seguenti:

  • LET’S Debate. Gli studenti, sfruttando materiali di approfondimento in materia di sostenibilità e stimolati a cercare e selezionare le fonti, si documentano per formare due squadre che dibattono su due tesi opposte.
  • Quanto pesa la spesa. L’Agenda 2030 pone gli obiettivi minimi da raggiungere per un modello positivo di crescita; molti punti dell’Agenda fanno riferimento alla sostenibilità dei consumi. Mettendo in campo una metodologia ispirata al metodo IBSE, ai ragazzi viene chiesto di calcolare quanto impatta, in termini di rifiuti e consumo di risorse, una busta della spesa creata ad hoc per l’attività. Gli studenti dovranno ipotizzare da dove arrivano i prodotti, le loro filiere e quali scelte possono essere fatte per ridurre le impronte ecologiche, anche grazie al riuso e al riciclo degli oggetti.
  • GREEN JOB. La gestione futura dei rifiuti è da vedere non solo come problema ma anche e soprattutto come risorsa. Il laboratorio – con attività di cooperative learning e peer education, promuovendo modalità partecipativa – stimola i ragazzi a immaginare quali saranno i lavori futuri e organizzare un vero business plan di green o blue economy.
  • Videocontest GGI – Giovani Green influencer. Una sfida a premi per le classi. Cosa possiamo fare ogni giorno a casa e a scuola per ridurre il nostro impatto sul pianeta? Quali abitudini cambiare (dalla scelta del cibo, ai vestiti, al mezzo di trasporto ecc.) per ridurre gli effetti sui cambiamenti climatici? L’invito, rivolto a tutte le classi, è di mettersi alla prova realizzando un video che racconti buone pratiche ambientali e progetti di economia circolare, lanciando ai propri pari messaggi positivi da imitare, da vero green influencer.
  • Corso di formazione per docenti: Agenda 2030. Corso riconosciuto dall’USR Marche ai sensi della Direttiva n. 170 del 21 marzo 2016.
  • Agenda 2030. Strumenti di ricerca-azione in classe.

 

Progetto INCREASE

L’I.I.S. “G. Galilei” di Jesi ha aderito a un accordo di collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche – Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali come partecipanti nel progetto INCREASE. Tematica: trasformazione dei prodotti biologici.

 

Progetto SOSTENIBIL-mente

Contest sulla sostenibilità ideato e promosso dal Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università degli Studi di Macerata.

Gli obiettivi sono i seguenti:

  • sensibilizzare il mondo scolastico sul tema della sostenibilità a 360 gradi;
  • stimolare negli studenti una propensione al pensiero economico, agli aspetti sociali, allo sviluppo sostenibile;
  • rafforzare negli studenti la capacità di applicare i propri saperi, siano essi classici, scientifici o tecnici, alla comprensione di fenomeni economici che caratterizzano l’attuale società della conoscenza in un’ottica di learning by doing.

 

Progetto Per una scuola sostenibile
  • Per un verde pulito: classi seconde biotecnologico e LES che si occuperanno di tenere puliti gli spazi verdi della scuola e le zone limitrofe;
  • Sentinelle dei rifiuti: tutte le classi dell’Istituto;
  • Plastica free: tutte le classi dell’Istituto;
  • Precedenza alla Vita: tutte le classi dell’Istituto.

 

Luigi Frati

È Dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Galilei” di Jesi (An). Ha ricoperto per anni il ruolo di collaboratore del Dirigente scolastico presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Einstein-Nebbia” di Loreto (An). Ha svolto anche il ruolo di Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Camerino e di Docente nel Master universitario di Primo livello “Cultura e Marketing dell’enogastronomia e dell’ospitalità” (prima e seconda edizione) presso l’Università degli Studi di Macerata.

Leggi l’articolo originale su sanoma.it

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