Dopo due pomeriggi di esposizione nella chiesa di S. Niccolò, nella serata del 28 maggio sono stati proclamati i vincitori della mostra relativa al progetto “Ricicliamo insieme”, organizzata dall’associazione culturale e ricreativa Jesi Clean, che si prefigge di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della cura ambientale. Per il concorso alcune classi seconde dell’I.I.S. Galileo Galilei e del Liceo Classico Vittorio Emanuele II si sono sfidate in una gara di creatività, consistente nella realizzazione di elaborati da comporre con almeno cinque differenti materiali di riciclo di provenienza scolastica, con uso obbligatorio del legno. Grazie anche alla presenza dell’intera classe di studenti, il primo premio assoluto se lo è aggiudicato la II A Bt dell’I.I.S. Galilei, guidata dai docenti Federica Martini e Lucio Pettinari. I ragazzi hanno costruito una serra con bottiglie di plastica e sono stati premiati con un albero di noci da piantare nel Giardino della Vita dell’istituto. La stessa classe è risultata vincitrice della gara interna alla scuola, mentre la più votata del Liceo Classico è stata la II L dell’Indirizzo economico-sociale, che ha costruito un mini-campo da basket e un mini-biliardino con mollette al posto dei giocatori. Ad ogni alunno delle classi vincitrici è stata consegnata una shopper in cotone con semi di legumi. Tutti i premi sono stati offerti dall’azienda agricola Alessandro Gabrielloni e di Flyfood. Tra le opere dell’I.I.S. Galilei si è fatta notare anche l’installazione della II B bt, che ha prodotto una compostiera in legno da mettere nel giardino della scuola, con piante officinali, un pannello solare ricavato da un cartone della pizza e un codice qr code rimandante ad sito internet illustrativo. I visitatori hanno potuto ammirare anche un busto di Federico II di Svevia della II A les, fatto con materiali provenienti dai lavori di ristrutturazione della palazzina B, un kamishibai – teatrino portatile giapponese – dedicato ad Edmondo Marcucci dalla II B les, un’astratta raffigurazione marina della II C bt e un curioso spaventapasseri di cartone della II D bt. È da augurarsi che la mostra possa sollecitare davvero una coscienza ecologica e ambientale.
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