Alcuni studenti della III A bt dell’I.I.S. Galilei di Jesi hanno partecipato, il 27 gennaio, alla XIII edizione del Progetto “Accendi la memoria”, tenutosi nell’Aula Magna del Liceo Classico Vittorio Emanuele II. All’organizzazione dell’evento ha collaborato il gruppo di lavoro dei Frammenti dal Novecento del Galilei, che da sempre si occupa di storia e di conservazione della memoria. Gli allievi della III A bt hanno presentato riflessioni, collegamenti e attività scaturite dall’analisi dell’albo illustrato “Passare il fiume”, con testi di Alessio Torino, scrittore e docente di Letteratura Latina all’Università di Urbino, e disegni di Simone Massi. Al percorso di studio, effettuato lo scorso anno sotto la guida della prof.ssa Maria Cristina Casoni, sono seguiti diversi approfondimenti tramite ulteriori letture. Anche studenti del Liceo Artistico Mannucci e delle scuole secondarie di primo grado Falcone e Borsellino hanno presentato lavori relativi all’albo, interfacciandosi on line con Alessio Torino e, in collegamento dagli Stati Uniti, con uno dei personaggi reali della storia narrata, una bambina ebrea, oggi l’ottantenne Charlotte Fullenbaum, che nel 1944, a sei anni, venne nascosta e protetta dalla popolazione di Secchiano di Cagli. Alessio Torino ha spiegato di aver scoperto questa storia indagando sull’epigrafe affissa alla canonica di Don Giuseppe Celli, unico sacerdote italiano a morire nel castello di Hartheim in Austria perché aveva nascosto soldati alleati sbandati e creato una rete d’aiuto per la famiglia di Charlotte. L’albo accenna anche all’anarchico e partigiano Samuele Panichi, alla cui banda, dopo l’8 settembre del 1943, si era aggregata la famiglia della bambina. Panichi l’aveva portata in salvo sul suo calesse a Secchiano, affidandola alla famiglia di Virgilio Virgili, che con la figlia Mercedes l’accompagnerà in zona liberata nel giugno del ’44. Una storia a memoria della spietatezza, ma anche dell’amore disinteressato di cui l’uomo è capace.
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