Ri-Conoscerli

La vita scolastica di chi ha un Disturbo Specifico dell’Apprendimento può essere piuttosto difficile, non solo a scuola, ma anche a casa. A scuola il problema è sempre diverso, a seconda sia del tipo di disturbo, sia dell’età e quindi anche della classe frequentata. In linea di massima, si verifica che, nell’ambito dei diversi cicli scolastici, man mano che la classe frequentata cresce (Prima, Seconda, Terza…), con essa crescono i problemi. Le richieste legate all’apprendimento si fanno sempre più importanti e così il disturbo si fa “sentire” sempre di più. Questa tendenza, però, può col tempo cambiare, quando gli studenti, crescendo, tendono a “compensare” i propri disturbi: può accadere (e di fatto accade spesso) che, già nei primi anni di scuola Secondaria di II grado, si assista ad un evidente cambiamento, grazie al quale l’adolescente tende a fare sempre meno fatica. A ciò concorre, da un lato, il fatto che la diagnosi sia stata fatta tempestivamente, e quindi si siano attivati precocemente tutti gli aiuti indispensabili; dall’altro lato, alla compensazione concorrono la crescita e la conoscenza di se stessi, dei propri limiti e delle proprie possibilità. Ciò consente un’auto regolazione delle strategie di apprendimento, che rendono quest’ultimo sempre più rapido ed efficace.
La diagnosi è comunque elemento indispensabile dalla classe terza elementare in poi, perché consente di individuare la tipologia di disturbo e la “comorbilità”, cioè la presenza contemporanea di più disturbi.
I disturbi specifici dell’apprendimento, riconosciuti tali dalla Consensus Conference, sono: dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia. Da un punto di vista clinico, questi disturbi hanno delle caratteristiche specifiche, per le quali si rimanda alla lettura del documento ufficiale, disponbile sul sito Internet www.istruzione.it

Dal punto di vista dell’insegnamento, contano molto le conseguenze che i disturbi hanno sulla pratica dell’apprendimento.

Le questioni importanti, da comprendere e da affrontare per l’alunno e l’insegnante sono:
• l’uso autonomo della lettura e della scrittura
• l’apprendimento della morfologia e della sintassi
• l’impostazione del discorso scritto ed orale
• la capacità di imparare le forme grammaticali
• la capacità di comprendere un testo, di selezionare le parti importanti, di schematizzarlo, di ricordarlo e di ripeterlo e quindi di studiare
• la capacità di utilizzare la logica e la matematica, di astrarre, di imparare formule e procedure di calcolo di varia natura
• di ricordare i termini specifici legati alla Geometria, alle Scienze, alla Geografia, alla Storia e quant’altro
• la capacità di tenere in ordine il materiale, di ricordare e rispettare le scadenze per la consegna di lavori, di gestire autonomamente la cartella ed il diario.