Suggerimenti

In sintesi, si ritiene opportuno che tutti i docenti:
• predispongano l’ambiente nel quale viene inserito lo studente con ADHD in modo tale da ridurre al minimo le fonti di distrazione
• prevedano l’utilizzo di tecniche educative di documentata efficacia (es. aiuti visivi, introduzione di routine, tempi di lavoro brevi o con piccole pause, gratificazioni immediate, procedure di controllo degli antecedenti e conseguenti).

I docenti inoltre dovrebbero avvalersi dei seguenti suggerimenti:
• Definire con tutti gli studenti poche e chiare regole di comportamento da mantenere all’interno della classe.
• Concordare con l’alunno piccoli e realistici obiettivi comportamentali e didattici da raggiungere nel giro di qualche settimana.
• Allenare l’allievo ad organizzare il proprio banco in modo da avere solo il materiale necessario per la lezione del momento.
• Occuparsi stabilmente della corretta scrittura dei compiti sul diario.
• Incoraggiare l’uso di diagrammi di flusso, tracce, tabelle parole chiave per favorire l’apprendimento e sviluppare la comunicazione e l’attenzione.
• Favorire l’uso del computer e di enciclopedie multimediali, vocabolari su CD, ecc.
• Assicurarsi che, durante l’interrogazione, l’alunno abbia ascoltato e riflettuto sulla domanda e incoraggiare una seconda risposta qualora tenda a rispondere frettolosamente.
• Organizzare prove scritte suddivise in più parti e invitare lo studente ad effettuare un accurato controllo del proprio compito prima di consegnarlo.
• Comunicare chiaramente i tempi necessari per l’esecuzione del compito (tenendo conto che l’alunno con ADHD può necessitare di tempi maggiori rispetto alla classe o viceversa può avere l’attitudine di affrettare eccessivamente la conclusione).
• Valutare gli elaborati scritti in base al contenuto, senza considerare esclusivamente gli errori di distrazione, valorizzando il prodotto e l’impegno piuttosto che la forma.
• Le prove scritte dovrebbero essere suddivise in più quesiti.
• Evitare di comminare punizioni mediante: un aumento dei compiti per casa, una riduzione dei tempi di ricreazione e gioco, l’eliminazione dell’attività motoria, la negazione di ricoprire incarichi collettivi nella scuola, l’esclusione dalla partecipazione alle gite.
• Le gratificazioni devono essere ravvicinate e frequenti.

E’ opportuno in tal senso sollecitare percorsi di formazione e consulenza per gli insegnanti, in modo da favorire azioni educative efficaci e condivise, per il raggiungimento di obiettivi adeguati.

In merito alla norma sancita dal Decreto Ministeriale 16 gennaio 2009 n° 5 che riguarda “Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento” è auspicabile che i docenti considerino i fattori presenti nella diagnosi ADHD prima di procedere alla valutazione dell’alunno/a. Si sottolinea l’importanza e delicatezza della valutazione periodica del comportamento dell’alunno (voto di condotta). Occorre infatti tenere conto del fatto che il comportamento di un alunno con ADHD è condizionato fortemente dalla presenza dei sintomi del disturbo. Sarebbe pertanto auspicabile che la valutazione delle sue azioni fosse fatta evitando di attribuire valutazioni negative per comportamenti che sono attribuibili a fattori di tipo neurobiologico.